Scaldare la casa durante i mesi invernali è una priorità non da poco. A parte il classico riscaldamento a gas, che purtroppo ha consumi elevati e inquina, ci sono nuove forme di riscaldamento domestico che stanno man mano prendendo piede anche in Italia.
Una di queste è rappresentata dai camini o stufe con alimentazione a bioetanolo.
Questo tipo di camino crea una piacevole atmosfera e non necessita di canne fumarie.
Il camino bioetanolo è però in grado di scaldare quanto un camino tradizionale? Quali sono le sostanziali differenze tra i due?
Vediamo innanzitutto come funziona il camino a bioetanolo e, successivamente, quando conviene usarlo.
Funzionamento del camino a bioetanolo
Spieghiamo in primo luogo cos’è il bioetanolo. Questo combustibile non è altro che etanolo ricavato dalla fermentazione delle biomasse, ossia di prodotti agricoli ad alta concentrazione di zuccheri, come cereali, vinacce, colture zuccherine, amidacei.
Vengono poi utilizzati altri elementi “bio”, come alghe, cellulosa e paglia, per completare il processo di produzione.
Il riscaldamento prodotto dalla combustione di questi prodotti è assolutamente ecologico, in quanto produce pochissime quantità di monossido di carbonio.
Il camino a bioetanolo ha un funzionamento molto semplice. Si accende attraverso un accendi fiamma che recupera il combustibile direttamente dal serbatoio di bioetanolo. Il tutto è automatizzato, non serve quindi una costante attenzione una volta acceso.
Riscalda l’ambiente grazie a un processo di convenzione e il colore della fiamma cambia in base all’intensità del calore prodotto.
Camino bioetanolo: tre tipologie
Esistono tre tipi di camini a bioetanolo:
- da terra
- sospesi
- a isola
Quella più usata è sicuramente la prima. I camini da terra al bioetanolo sono quelli più richiesti, perché assomigliano a quelli tradizionali e sono diventati un vero e proprio elemento d’arredo.
Quelli sospesi, invece, rappresentano una tipologia molto innovativa. Belli da vedere, stanno bene in ogni parte della stanza, grazie alle loro cornici che si adattano perfettamente allo stile dell’arredamento.
I camini a bioetanolo a isola sono molto comodi, si possono installare in ogni punto della stanza e non hanno necessità di sostegni posteriori.
Ma quali sono i vantaggi e gli svantaggi di un camino a bioetanolo? Scopriamolo insieme.
Camino a bioetanolo, scalda davvero? Ecco vantaggi e svantaggi
Analizzando attentamente i camini a bioetanolo, è facile individuare subito alcuni vantaggi:
- ecologico;
- non sempre servono canne fumarie per usarlo;
- annienta la dispersione di calore;
- ridotta manutenzione;
- nessun permesso o autorizzazione per installarlo;
- atmosfera intima e calda.
Come si può notare, i vantaggi sono notevoli. Se tenete alla salvaguardia del pianeta, installarne uno potrebbe essere un’ottima idea per sostituire sistemi di riscaldamento obsoleti e inquinanti.
Inoltre non dovrete chiedere permessi speciali e, non producendo cenere o fuliggine, non dovrete pensare continuamente alla sua pulizia.
Ma non è tutto oro quello che luccica: il camino a bioetanolo presenta anche qualche svantaggio. Ecco quali sono:
- non scalda quanto un camino tradizionale a legna – questo è forse lo svantaggio maggiore;
- a volte non ha un buon odore;
- da solo, non riesce a scaldare un appartamento intero;
- aumenta l’umidità nella stanza.
L’aumento di umidità è uno svantaggio non da poco, soprattutto se la vostra casa è già umida di per sé. Producendo parecchio vapore acqueo, è inevitabile che il livello di umidità si alzi, rendendo purtroppo un po’ pesante l’aria.
I costi del camino a bioetanolo
Come abbiamo visto, il camino a bioetanolo scalda, ma non quanto un camino che sfrutta la combustione della legna. Può essere comunque un buon sostituto, anche se bisogna installare più camini in più stanze per scaldare un intero appartamento, in quanto uno solo non ne avrebbe la forza.
Molti scelgono di aver questo tipo di riscaldamento domestico solo in determinate stanze, optando per altre tipologie in cucina, bagno o altri luoghi. Solitamente li troviamo in salotto e nelle camere da letto.
Ma è davvero conveniente acquistare un camino a bioetanolo?
Questo tipo di camini o stufe partono da una base di 60-100 euro per arrivare a costare anche 800-1000 euro. Tutto dipende dalla grandezza del camino stesso e dalla tipologia.
Alla spesa del camino, va poi aggiunta la spesa di installazione, circa 150/200 euro.
Dopo di che dovrete fare i conti con i costi del combustibile stesso, che sono variabili.
Bisogna prestare attenzione, perché il bioetanolo buono – che non rilascia quindi cattivi odori – non costa meno di 4/5 euro al litro.
Costi inferiori potrebbero nascondere bioetanolo di scarsa qualità.
A conti fatti, vantaggi e svantaggi si equilibrano. E’ bene scegliere questo tipo di riscaldamento dopo aver analizzato attentamente le proprie esigenze e compreso se ci potrà essere un effettivo risparmio sulle bollette.